Sapori e sensazioni dell’oro ligure a olio capitale 2019
La Liguria è una terra magica, stretta tra mare e catene montuose, chiamata Euroregione Alpi-Mediterranea.
Questa regione gode di un clima particolarmente favorevole, da nord spirano i venti freddi delle Alpi, mentre da sud il clima è mitigato dai caldi venti di scirocco e il clima tipicamente mediterraneo.
Questo connubio rende il territorio particolarmente adatto alla coltivazione dell’olivo e di tutte le primizie ed eccellenze agricole come il basilico, le aromatiche e le orticole.
La Liguria è una regione di grande richiamo turistico per le sue bellezze antropiche e naturali e ciò negli anni ‘50 – ‘60 ha fatto sì, che grazie al turismo, l’olio diventasse una preziosa ricchezza.
La Cultivar Taggiasca
Oliva a duplice attitudine caratterizzata da una buona resa in olio, presente in tutto il ponente ligure e in particolar modo nella provincia di Imperia. Famosa in tutto il mondo per l’olio che se ne ricava così come per le olive da tavola “taggiasche”. Negli ultimi anni, a seguito di una tendenza diffusasi sul territorio di coltivazione, quest’oliva viene raccolta più precocemente rispetto al passato.
Il profilo degli olii assaggiati presso l’Oleoteca della regione Liguria in occasione di Olio Capitale 2019, rimane tendenzialmente dolce, con leggere note fruttate e piacevoli sensazioni di mandorla e pinolo, erbe aromatiche, con particolari note di timo, maggiorana e rosmarino; le sfumature di amaro e piccante risultano di lieve intensità.
All’interno della stessa cultivar, queste piccole differenze e sfumature sensoriali sono date da una serie di fattori ambientali come la diversa fertilità dei terreni, le caratteristiche pedoclimatiche, la presenza o l’assenza di irrigazione, dall’esposizione al sole delle piante e per finire dalle amorevoli cure dell’olivicoltore.
Grazie alla vasta cultura enogastronomica regionale, l’olio ligure viene utilizzato in cucina per accompagnare e non coprire le pietanze.